AVVISTAMENTI UFO EGITTO COLLEGAMENTO UFO E PIRAMIDI

Le piramidi, nell'antico Egitto erano edifici funerari, destinate a contenere e proteggere la mummia, cioé il corpo del faraone fasciato e conservato con balsami, per garantirgli una vita eterna.
All'interno della piramide, al centro, c'era la camera funeraria, dove veniva deposta la mummia del faraone: da essa si dipartivano due corridoi, oltre al corridoio d'ingresso, che dovevano servire per guidare l'anima del defunto verso determinate costellazioni.
Eccezionale è infatti la precisione con cui  questi corridoi sono orientati astronomicamente, quello a nord verso la stella polare e quello a sud verso orione.
Ed è altrettanto eccezionale la tecnica costruttiva che denota un alto livello di ingegneria, tenuto conto dei modesti mezzi tecnici di quell'epoca: gli strumenti che adoperavano erano in pietra e i blocchi da costruzione, del peso di molte tonnellate, erano trascinati su scivoli e terrapieni, in tempi molto lunghi e con impiego di un elevatissimo numero di uomini e animali da tiro.
L'esempio più antico è rappresentato dalla piramide a sei gradoni del faraone Zoser a Saqqara, nei pressi della capitale Menfi.
La particolarità di questa struttura è la sovrapposizione di diversi ordini di pietre squadrate che si restringono man mano che si procede verso l'alto.

Uno sviluppo delle piramidi a gradoni lo si ha nelle tre piramidi di Giza, presso il Cairo, erette durante la IV dinastia, i cui dislivelli venivano riempiti e rivestiti con blocchi di tufo.
La più grande e la più famosa delle tre è la piramide del faraone Cheope, alta 137 metri e ogni lato alla base misura 230 metri, costruita con più di due milioni di blocchi di granito, ciascuno di un metro di lato e del peso di di dieci tonnellate.
Per la sepoltura non venivano utilizzate solo le piramidi, ma anche le mastabe, tombe a tetto piatto con pareti a scarpata.
Le mastabe erano riservate ai membri della famiglia reale, agli alti ufficiali, ai cortigiani e ai funzionari, e per la maggior parte erano dotate di pozzi perpendicolari che conducevano alla camera funeraria contenente la mummia e il corredo funerario.


UFO :I misteri delle piramidi I GEROGLIFICI CON INCISI UFO gia  anticamente la presenza di ufo ed avvistamenti ufo

I misteri delle PIRAMIDI

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Avvistamenti ufo in egitto nell'era faraonica,incisioni geroglifiche rappresentanti anche astronavi aliene ed avvistamenti ufo

Primo mistero: la datazione.    Ufficialmente la data di edificazione delle piramidi è fissata tra il 2700 e il 2200 a.C..  Nessun documento tratta direttamente della costruzione della grande piramide tanto da poterne stabilire con certezza la data di edificazione, in tutti i casi in cui vi si riferisce è citata come opera esistente; al suo interno non sono stati rinvenuti geroglifici né altri tipi di documentazione.    La disposizione delle piramidi e l'orientamento di alcuni particolari sono palesemente riferiti a costellazioni, tuttavia, non corrispondono esattamente all'attuale posizione delle stelle e nemmeno di 5000 anni fa, bensì di 15.000 anni fa!

Secondo mistero: la mancanza di iscrizioni.   All'interno della grande piramide sono praticamente assenti i geroglifici che invece abbondano in tutte le costruzioni egizie.  Appare strano che un'opera così imponente manchi delle acclamazioni al faraone che ne ha richiesta la costruzione.  Anche sul fatto che si tratti di una sepoltura sorgono dubbi in quanto all'interno non è mai stato trovato nulla che possa essere messo in relazione con un corredo funerario e lo stesso sarcofago non ha analogie con i sarcofaghi rinvenuti in altre tombe egizie.

Terzo mistero: la lavorazione del materiale.   Alcuni massi che formano la Piramide di Cheope sono in granito rosso e presentano la superficie lavorata finemente con una precisione di dimensione e forma che in alcuni casi sono dell'ordine del decimo di millimetro su lunghezze di vari metri.    Allo stato attuale delle moderne tecnologie, eseguire lavorazioni di questo genere su blocchi tanto grandi di un materiale così duro, sarebbe un'impresa difficilissima, forse impossibile, nonostante l'uso di utensili in acciaio diamantato ad altissima resistenza.  Al tempo degli antichi egizi, l'unico metallo disponibile per la fabbricazione di attrezzi e strumenti di lavoro era il bronzo, metallo che non è in grado di scalfire minimamente il granito, l'unica alternativa era data dagli utensili in pietra scheggiata (....).

Quarto mistero: il trasporto dei materiali.    Le cave dove sono stati estratti i materiali usati nella costruzione della piramide si trovano a centinaia di chilometri.   Si ipotizza un trasporto fluviale tramite chiatte, ma le tecnologie costruttive degli antichi egizi (legno e giunco) consentivano la costruzione di imbarcazioni tanto grandi e robuste da sostenere un carico di centinaia di tonnellate?  Se anche fosse, resta il mistero delle infrastrutture portuali necessarie per caricare e scaricare i megaliti.   Esperti del settore ritengono che allo stato attuale sarebbe una impresa difficoltosa effettuare un carico del genere sulle attuali navi da trasporto peraltro normalmente adibite a grossi carichi.   Sul terreno, per trasportare un blocco di cento tonnellate a forza di braccia su slitte (i rulli sono impraticabili a causa della inconsistenza del fondo), significa impiegare non meno di 2000 uomini.  Anche disponendoli su dieci file (con una larghezza totale del treno di circa dieci metri), queste avrebbero avuto una lunghezza di 200 metri (un metro di distanza da uno all'altro) con tutti i problemi di manovrabilità connessi. Sul punto di attacco al traino, il tirante sarebbe stato sottoposto ad una trazione di almeno cinque tonnellate con conseguenti problemi di tenuta dei materiali (corde in fibre vegetali).

Quinto mistero: il cantiere.     Interpellate imprese americane che si occupano della costruzione di opere imponenti, dopo approfonditi studi, hanno dichiarato l'impossibilità pratica ad operare nel deserto per edificare una costruzione simile alla grande piramide.   Pur disponendo di ingentissime risorse, e di tutti i mezzi della moderna tecnologia, sarebbe necessario predisporre una solida piattaforma in calcestruzzo su tutto il perimetro interessato ai lavori e allo spostamento dei giganteschi blocchi di pietra, di mastodontici mezzi di trasporto, nonché di gru gigantesche

Sesto mistero: la sfinge.    Comunemente considerata un "accessorio" della grande piramide, la sfinge, con il suo aspetto misterioso, è anch'essa carica di enigmi.   Uno per tutti la datazione.   Ufficialmente risale all'epoca degli antichi egizi ma un particolare importante ne smentisce la datazione.   Tutta la base della sfinge risulta erosa dall'acqua come se fosse stata immersa per secoli in una corrente impetuosa, ebbene, fin dal tempo degli antichi egizi, è storicamente provato che quel luogo è sempre stato desertico.

Settimo mistero:  la precisione dell'edificio.    E' sorprendente constatare con quale precisione sia stata eretta una costruzione tanto imponente.   Il problema principale è costituito dalla difficoltà di dare la giusta inclinazione alle facce della piramide in modo da giungere al vertice mantenendo le dimensioni progettuali.   Ancor più stupefacente è stato constatare che le dimensioni dei vertici e della base sono tra loro rapportati secondo il valore di pi-greco, della sezione aurea e dell'anno siderale, con una precisione sbalorditiva.   Si tratta di nozioni acquisite soltanto secoli e millenni dopo l'epoca presunta di edificazione.

Ancora oggi si sostiene che i poteri delle piramidi siano immensi, creino benefici al corpo ed alla mente.

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misteri ufo nell'antico EGITTO

Il sarcofago nella Grande Piramide è stato tagliato con una tale precisione che oggi neanche la tecnologia laser potrebbe riprodurne una copia.

Nel tempio del Nuovo Regno dedicato al dio maggiore Pantheon, sono stati ritrovati dei disegni su delle travi del soffitto.

In questi disegni possiamo identificare un elicottero, un sottomarino, un aereo e un aliscafo. Ovviamente, ricercatori scettici sono riusciti a smentire la possibilità che questi disegni possano ricondurre a velivoli extraterrestri.

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UFO E PIRAMIDI

connessioni Piaramidi e Ufo

Osservando la veduta area della necropoli memfita di Giza, situata a sud-ovest del Cairo, possiamo facilmente notare come sono allineate le tre piramidi. A prima vista queste sembrano non essere allineate perfettamente (l'egittologia classica conferma che questo può portare a pensare ad un errore di calcolo oppure dovuto alla diversa conformazione del terreno) ma, se la confrontiamo con l'immagine delle stelle che formano la Cintura di Orione le cose cominciano a diventare chiare...


La maledizione del faraone Tutankhamon ANNO 1922

Nella  tomba del faraone Tutankamon c’è un sigillo con su scritta una frase,“La morte sopraggiungerà su rapide ali per colui che disturba la pace del Re”. Howard Carter, archeologo ed egittologo britannico, iniziò gli scavi tra le tombe di Rameses IX e Rameses VI nell’autunno del 1922. Questi scavi portarono alla luce il sepolcro di Tutamkhamon e le sue  favolose ricchezze, realizzando così la più fantastica scoperta archeologica del secolo. Mentre la squadra di Carter esaminava i diversi pezzi costituenti la tomba e ne catalogava i favolosi tesori, i giornali del mondo intero annunciavano la scoperta accomunando nella medesima celebrità i nomi di Lord Carnavon, di Carter e di Tutankhamon. Come annunciavano le iscrizioni funerarie dell’antico Egitto, Carter e Lord Carnavon avevano fatto rivivere questo faraone pronunciando il suo nome. L’avvenimento che dà origine al mito della “maledizione de faraoni” è la morte che colpisce in maniera inattesa Lord Cararvon, nell’aprile del 1923, solo alcune settimane dopo la scoperta della tomba di Tutankhamon. Un mese e mezzo prima della sua morte, nel marzo 1923, questo ogni giorno, si reca nella Valle dei Re per seguire il progredire dei lavori nella tomba del giovane faraone. Carnarvon si sente debole in maniera anormale; nausee e svenimenti lo colgono sempre più di frequente e non riesce più a sopportare il sole bruciante a quale in realtà si è così bene abituato in quasi diciassette anni che è in Egitto. Il 27 marzo 1923 Lord Carnarvon è preso da una sincope nella tomba di Tutankhamon; trasportato immediatamente nel suo appartamento al Cairo, si mette a delirare. Il medico diagnostica una congestione polmonare, lo stato della malattia peggiora di giorno in giorno, la febbre continua a salire e scendere e qualche giorno più tardi muore. La morte di Carnavor naturalmente non mancò di indurre i giornalisti a parlare di fatti strani, di coincidenze sorprendenti, di mano invisibile e infine di maledizione dei faraoni. Ma è pur vero che la catena di decessi sopravvenuta negli anni successivi conferisce qualche credito a queste affermazioni. Per parecchi anni la morte continua ad abbattersi non solo sulla squadra che ha preso parte agli scavi, ma anche su quelli che aiutarono l’impresa, visitarono la tomba, o semplicemente furono parenti o amici dei ricercatori. L’archeologo canadese La Fleur arriva in Egitto nell’aprile 1923 in perfetto stato di salute; amico intimo di Carter, lo ha raggiunto per aiutarlo nei suoi lavori, ma muore per una misteriosa malattia appena qualche settimana dopo il suo arrivo. La terza vittima è l’archeologo inglese Arthur C. Mace, che aiutò Carter ad abbattere il muro della camera mortuaria. Questo poco dopo il decesso di lord Carnarvon, è preso a sua volta da strani malesseri: le forze lo abbandonano progressivamente, fino a che perde conoscenza e muore nello stesso albergo di lord Carnarvon senza che si possa stabilire la causa del suo male. Poi è la volta del miliardario americano Georges Jay Gould, uno dei più vecchi amici di lord Carnarvon, venuto in Egitto per rendere un ultimo omaggio al suo compagno. Molto interessato ai lavori intrapresi nella Valle dei Re, insite con Carter perché gli mostri la tomba; il giorno dopo questa visita, Jay Gould viene colpito da febbri violente e muore la sera stessa. Il Dr. Evelyn White, celebre archeologo e collaboratore di Carter, si impicca qualche tempo dopo; colto da malessere ogni volta che entra nella camera mortuaria, cade infine vittima di una depressione nervosa che lo conduce al suicidio. Alfred Lucas e Douglas Derry muoiono a loro volta; questi due studiosi hanno partecipato all’autopsia della mummia di Tutankhamon e sono morti poco dopo, in seguito a infarto cardiaco. Più tardi il fratellastro di lord Carnarvon, Aubrey Herbert, si suicida nel corso di un accesso di follia improvviso e inspiegabile.La maledizione dei Faraoni Nel febbraio 1929 lady Almina, moglie di lord Carnarvon, muore in seguito ad una puntura d’insetto. Durante quello stesso fatidico anno 1929, nel mese di novembre, Richard Bethell, ex segretario di Carter, viene travato morto nel letto per un collasso cardiaco. Richard Bethell era figlio unico di lord Westbury; tre mesi dopo, quest’ultimo, che ha settantotto anni si uccide, gettandosi dalla finestra del settimo piano del suo appartamento londinese. E nel corso del funerale di lord Westbury, il carro funebre travolge due adolescenti. L’Inghilterra si è appena rimessa dal trauma di queste morti che un “fremito la percorre di nuovo”, come sottolinea la stampa dell’epoca. Archibald Douglas Reed, uno studioso inglese distaccato presso il governo egiziano, muore a sua volta. Reed, qualche giorno prima, aveva ricevuto l’ordine di radiografare la mummia di Tutankhamon per scoprire i corpi estranei eventualmente esistenti all’interno del cadavere. L’ultimo di questa sconcertante serie di decessi è quello di James Breasted, dell’Università di Chicago, uno degli archeologi che, con Carter, è rimasto più a lungo nella tomba. Circa questa storia o se vogliamo circa questo mito, numerosi sono coloro che rimangono convinti che gli anatemi pronunciati più di tremila anni fa dagli antichi Egizi, abbiano conservato i loro poteri malefici, questo anche perché la lista delle persone decedute in seguito a contatti diretti o indiretti con le tombe o le mummie dei faraoni è sconcertante. Ma Carter quello che più di ogni altro aveva da temere la maledizione definirà ridicola l’intera storia, affermando che lo scienziato “si pone al suo lavoro armato di rispetto e di sacra onestà, ma privo di quel timore che ha così facile presa su quella folla avida di emozioni”. Doveva avere ragione perché morì nel 1939 all’età di 66 anni.

NEW SCIENTIST 2 SETTEMBRE

Un misterioso oggetto è stato rinvenuta in una tomba egizia appartenuta a un architetto.

Ora un fisico a ipotizzato che l'oggetto in questione possa essere un GONIOMETRO.

l'Architetto KHA aitò con  questo strumento a costruire le tombe dei faraoni della XVIII Dinastia..

Insieme a questo misterioso oggetto vi furono altri ritrovamenti interessanti, oggetti simile alle nostre attuali squadre ed una scatola che secondo gli scienziati potrebbe trattarsi di uno strumento per livellare il terreno.


La Piramide di AUSTERLITZ

La Piramide di AUSTERLITZ fu costruita con sabbia e terra... si dice che si prese spunto per la costruzione dalle antiche piramidi d'EGITTO.

La costruzione della piramide avvenne intorno al 1804 da parte di Marmont per  Napoleone.